D. Egidi, Macchina del Tempo, n.6 giugno 2002, pag.80, 6 giugno 2002
I mangioni. «Mangiare è sempre il mio primo pensiero. Quanto alle calorie, le calcolo sempre, disperatamente, strenuamente e inutilmente
I mangioni. «Mangiare è sempre il mio primo pensiero. Quanto alle calorie, le calcolo sempre, disperatamente, strenuamente e inutilmente. Sono un goloso onnivoro», racconta Edoardo Raspelli, critico gastronomico. Bambino talmente magro da essere soprannominato «Mathausen», ha cominciato a girare per ristoranti nel 1975 e oggi il suo peso oscilla intorno ai 115 chili. Menù tipico di una sua degustazione: «Assaggio tre-quattro antipasti, un paio di primi, un secondo di carne, uno di pesce, dolce. Vino bianco e rosso. Finisco tutto perché scelgo sempre cose che mi piacciono e poi il ristoratore si preoccupa se si accorge che lascio qualcosa». Quando non lavora, fa colazione «con una mela e un caffè, bevo solo acqua ed evito i condimenti e il sale». Ma l’austero regime casalingo talvolta fallisce: «Vengo preso da feroci attacchi di voracità se vengo a sapere che da qualche parte in casa c’è del salame: lo prendo, lo taglio in grossi pezzi e lo metto sul pane...». A quale piatto proprio non resiste? «La cassoeula, non si discute».