Massimo Fini, "Nietzsche. L’apolide dell’esistenza", Gli specchi Marsilio., 21 giugno 2002
Secondo Lou Salomé, Nietzsche «poteva facilmente passare inosservato: aveva un’andatura cauta e meditabonda con le spalle che un po’ s’incurvavano, portava su di sé il segno di chi resta in disparte, di chi sta da solo»
Secondo Lou Salomé, Nietzsche «poteva facilmente passare inosservato: aveva un’andatura cauta e meditabonda con le spalle che un po’ s’incurvavano, portava su di sé il segno di chi resta in disparte, di chi sta da solo». Di «incomparabile bellezza», invece, le mani.