varie, 3 settembre 2002
Tags : Gabriele Cirilli
CIRILLI Gabriele. Nato a Sulmona (l’Aquila) il 12 giugno 1967. «Comico di Zelig diventato famoso ”en travesti” per la maschera della coatta Kruska [
CIRILLI Gabriele. Nato a Sulmona (l’Aquila) il 12 giugno 1967. «Comico di Zelig diventato famoso ”en travesti” per la maschera della coatta Kruska [...] ”Io amo la comicità popolare, non inseguo un pubblico di nicchia. Recito per l’anziano, per il giovane e per il bambino [...] Ho fatto la scuola di Proietti, ho lavorato con lui, la Sastri, Bucci, Placido, tutta la gavetta che serve. Solo dopo mi sono dato al cabaret”» (Cristina Caccia, ”La Stampa” 19/8/2001). «Si definisce grassoccio, ma non se ne vergogna. E’ autoironico. Nonostante la lunga gavetta ha l’entusiasmo del neofita. E l’euforia che solo il successo e la popolarità sanno dare. [...] Noto grazie al suo tormentone ”Chi è Tatiana?” [...] E’ tra i più amati dal pubblico [...] E lui ne è molto orgoglioso. Forse perché è un momento che aspettava da tanto: ”A 7 anni recitavo a scuola - racconta - e già sognavo la ribalta. Ma in un piccolo centro come Sulmona (l’Aquila) è tutto in salita”. La salita è stata dura, ma Cirilli ce l’ha fatta, grazie all’appoggio della madre e della sua compagna. Si sono conosciuti a 17 anni, sono stati fidanzati 9 anni, poi nel ’93 si sono sposati e hanno avuto un bambino. ”Mia moglie è una santa - sussurra - è farmacista, ma ha lasciato il suo lavoro per seguire me. Vivevamo a Roma, perché lì ho frequentato la scuola teatrale di Gigi Proietti. Stanco delle difficoltà ho deciso di venire a Milano per tentare l’ultima carta. Lei mi ha incoraggiato. Siamo venuti, qui, è nato Mattia, Zelig mi ha chiamato e la mia vita ha svoltato”. Cirilli a Roma lavorava con Proietti, ma non riusciva a trovare lo spazio giusto per esprimersi. Possibilità che gli ha dato Zelig, un ”gruppo dove c’è una competizione sana, leale, positiva”. [...] I suoi personaggi nascono dall’osservazione della realtà. Qualche volta perfino la anticipa. ”Sono stato felice che il Grande fratello l’abbia vinto Floriana, per me è stata una doppia vittoria poiché io per primo ho portato la figura della coatta in tv. Krusca, l’amica di Tatiana, è proprio la donna di borgata, che deve farsi spazio altrimenti viene travolta”. E anche per Ninetto, il fidanzato di Krusca, Cirilli ha guardato il mondo reale ”quello della vita di borgata a Roma. Ho osservato la gente fuori dalla farmacia quando andavo a prendere mia moglie”. Ma ora quei tempi sembrano lontani. Prima Sulmona dove Gabriele portava capelli lunghi e orecchini e la gente gli diceva ”ma come ca... porti ’ sti capelli?”; poi Roma, lo studio, le serate, la speranza che cresce e si spegne; infine Milano dove raccoglie i frutti della sua fatica e dove raggiunge il successo con il cabaret più famoso d’Italia. [...] ”Ho sempre sognato il Sistina. Quando facevo la spalla di Proietti pensavo: chissà se un giorno ci sarà scritto il mio nome su questo teatro” [...] Il suo slogano è antico: non mollare mai, soffrire, soffrire, ma non mollare. Perché ”chi rinuncia ai propri sogni è destinato a morire”» (Maria Volpe, ”Corriere della Sera” 26/6/2003).