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 2002  ottobre 28 Lunedì calendario

VAN DE SFROOS Davide (Davide Bernasconi) Monza 11 maggio 1965. Cantante. Autore • «A 16-17 anni debutta con i Potage, gruppo punk-garage, poi fonda la Davide Van De Sfroos Band, quindi, a partire dal ”99, ci prova come solista

VAN DE SFROOS Davide (Davide Bernasconi) Monza 11 maggio 1965. Cantante. Autore • «A 16-17 anni debutta con i Potage, gruppo punk-garage, poi fonda la Davide Van De Sfroos Band, quindi, a partire dal ”99, ci prova come solista. ”Giravo per i locali con salopette e banjo, come Woody Guthrie, ma invece che nel Minnesota ero sul lago”. […] Per il suo cantare i deboli un po’ simile a Springsteen, per l’impostazione folk vicino a Woody Guthrie, per la ricercatezza dei testi paragonabile a Dylan. Fatte le debite proporzioni, questi paragoni fanno capire perché sia diventato uno dei beniamini del Premio Tenco. Nel ”99 vinse nella categoria emergenti, nel 2002 la targa per il miglior album in dialetto. Il nom de plume non ha nulla a che vedere con l’Olanda, ma è un’espressione usata sul lago di Como per indicare i contrabbandieri. Quelli che, appunto, ”vanno di frodo”. Il suo album ...E semm partii (...Siamo partiti) ha venduto 50 mila copie: un successo sul quale molti hanno messo gli occhi. Primi fra tutti i discografici, che vorrebbero fargli abbandonare il dialetto per l’italiano. Ma lui si è rifiutato: ”La mia musica è un bonsai, se crescesse perderebbe la sua natura. Eppoi il dialetto ha un suono che mi possiede, che mi emoziona. Scrivo poesie in italiano, ma il dialetto è più veloce, si trasforma subito in canzone”. Poi sono arrivati i politici, che hanno interpretato il recupero del dialetto come un’adesione alle idee padane. Nell’estate 2002 un suo concerto trasmesso da Raidue (guidata dal leghista Marano) è diventato un caso politico. Ma lui si indigna: ”Suono nei centri sociali, alle feste dell’Unità e anche a quelle della Lega. triste quando ti dipingono di un colore solo perché ti hanno visto passare per una strada. Chi segue la mia musica ha capito: come potrei essere collegato con tanto affetto a una parte politica e scrivere storie che lanciano messaggi di tutt’altro tenore?”. Le canzoni di ...E semm partii sono racconti di emigranti scappati da quelle terre strette fra lago e montagna per cercare fortuna in America e in Germania» (Andrea Laffranchi, ”Corriere della Sera” 26/10/2002) • Anche scrittore, ha come riferimenti «la neozelandese Janet Frame, quindi Zola per il suo iperrealismo, gli americani che hanno descritto l’America di periferia come John Steinbeck e Erskine Caldwell, il Kesey di Qualcuno volò sul nido del cuculo per il modo di raccontare la pazzia e il reagire a quello che il mondo vuole sia la tua pazzia. In Italia, Grazia Deledda che mi toglie il fiato per come sa presentare la sua terra, Silone e Vittorini. Nella poesia, i latini Garcia Lorca e Neruda» (Andrea Laffranchi, ”Corriere della Sera” 24/10/2003).