I soldati francesi di Napoleone III presidiano Roma dal luglio 1849 quando sono intervenuti contro la Repubblica romana. Il 27 marzo 1861 un voto della Camera ha stabilito che Roma è italiana e sarà capitale del Regno ma non dovrà essere conquistata con la forza. Cavour si mette subito al lavoro per trovare un accordo con la Francia ma la sua morte interrompe le trattative. Il 15 settembre 1864 è firmata la Convenzione per lo sgombero di Roma. In un protocollo separato la clausola del trasferimento della capitale a Firenze. A Torino scoppia la protesta repressa nel sangue: 59 morti e 187 feriti, la prima strage dell’Italia unita.
11 dicembre 1864
Il re ratifica il trasferimento della capitale
9 dicembre 1864
Firenze capitale, il Senato approva
6 dicembre 1864
Il generale Cialdini spiega perché Firenze
3 dicembre 1864
D’Azeglio: accordo su tutto salvo sulle basi
19 novembre 1864
La Camera vota Firenze capitale
19 novembre 1864
19 novembre 1864
Sei “no” alla Convenzione
19 novembre 1864
Al Senato la discussione sulla Convenzione
12 novembre 1864
La Marmora accusa Minghetti
9 novembre 1864
Roma capitale, «superabili le difficoltà»
8 novembre 1864
Lanza: la Camera voterà la Convenzione
7 novembre 1864
Per Ferraris bisogna sospendere la discussione
3 ottobre 1864
Il governo La Marmora e la clausola sulla capitale
23 settembre 1864
Il re chiede le dimissioni del governo
21 settembre 1864
Tumulti a Torino: 52 morti
20 settembre 1864
A Torino prime avvisaglie di disordini
18 settembre 1864
Una “speciale guarentigia”: Firenze
15 settembre 1864
Firmata a Parigi la “Convenzione di settembre”
13 agosto 1864
«Ma che dirà Torino?»
21 giugno 1864
A Fontainebleau decise le sorti della capitale d’Italia
17 giugno 1864
Parigi, un anno dopo, risponde
16 luglio 1863
Nigra avvia la trattativa con Parigi
9 luglio 1863
Da Torino il via per riprendere la discussione su Roma
6 giugno 1861
Muore Cavour, interrotte le trattative con la Francia
27 marzo 1861
Roma non sarà conquistata con la forza