◄ Stragi italiane
• Il 2 agosto 1980, alle 10.25, una bomba esplode nella stazione di Bologna uccidendo 85 persone e ferendone 218. È il più grave atto terroristico della storia repubblicana. La giustizia ha individuato tre colpevoli, tre giovanissimi neofascisti dell’epoca: Giuseppe Valerio (Giusva) Fioravanti, 22 anni nel 1980, la moglie Francesca Mambro, 21, e Luigi Ciavardini, 17. I tre si dichiarano innocenti: ammettono di aver organizzato e commesso parecchi omicidi ma, insistono, con l’eccidio di Bologna non c’entrano. Nonostante le sentenze passate in giudicato, nel tempo s’è allargata, anche a sinistra, la schiera degli innocentisti. Anche perché i mandanti non sono mai stati individuati, e altre piste (l’incidente, il terrorismo mediorientale, i servizi segreti di altri paesi) sono state ipotizzate.