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 2014  luglio 02 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

C’è questa notizia sensazionale, e cioè che l’ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, è in stato di fermo nel palazzo di giustizia di Nanterre, sospettato di avere una qualche parte nella corruzione di un giudice che ha pure tentato di togliersi la vita.

• Che cosa si intende esattamente per “stato di fermo”?Nella procedura francese, se ti devono interrogare per più di quattro ore possono metterti in stato di fermo. Non hai diritto all’avvocato, sei ancora trattato come un testimone, ma lo stato di fermo equivale a un pre-arresto o a una custodia cautelare. Sei bloccato per 24 ore, che possono essere prorogate di altre 24, dopo di che si deve decidere: o ti lasciano libero o ti mettono dentro. In passato ci sono stati ex presidenti della Repubblica indagati, ma messi in stato di prearresto nessuno.


• Che cosa ha fatto Sarkozy?
Lo sospettano di “violazione di segreto istruttorio” e soprattutto di “traffico di influenza”, un reato che corrisponde alla nostra “concussione”: qualcuno ha un potere e lo adopera per ottenere qualcosa a cui non avrebbe diritto. Sarkozy è indagato per parecchie faccende, le evasioni fiscali della Bettencourt, favorite secondo l’accusa da un ministro di Sarkozy, i finanziamenti ricevuti da Gheddafi, forse illegalmente, per la campagna elettorale del 2007, il ruolo di Christine Lagarde, oggi direttore del Fondo Monetario Internazionale, ma all’epoca ministro di Sarkozy, nel risarcimento spuntato da Bernard Tapie nel suo contenzioso con il Credit Lyonnais...


• Troppa carne al fuoco, mi accontento di sapere che i magistrati stavano dietro all’ex presidente per parecchie ragioni.
Sarkozy aveva parecchi motivi di preoccupazione, tanto più che s’era messo in testa di rientrare in politica e riprendersi l’Eliseo contro la Le Pen e Hollande («non penserete che lasci la Francia in mano a quei due?»). S’era scoperto, per esempio, che Patrick Buisson, un suo consulente di prima grandezza, ingaggiato quando Sarkozy era presidente della Repubblica, andava alle riunioni col registratore nascosto nel taschino, metteva in funzione i microfoni pure quando se ne stava con Sarkozy e Carlà senza impegni, sicché quando poi queste registrazioni sono venute fuori si son potuti sentire i due che chiacchieravano delle ricchezze di lei e del fatto che adesso, da première dame, non avrebbe più potuto fare pubblicità alle creme di bellezze... Ma, da queste registrazioni, è uscito fuori qualcosa di più compromettente: un avvocato di Sarkozy, di nome Thierry Herzog, che chiede al giudice Gilbert Azibert notizie su queste inchieste e il giudice Azibert che si mostra propenso alla confidenza, ma chiede in cambio un aiuto per ottenere un seggio nella corte di revisione di Monaco (Azibert, quando la storia è uscita fuori, ha tentato di uccidersi a Bordeaux). Ci sarebbe su questo anche una registrazione della magistratura, che a un certo punto ha fatto mettere sotto controllo i telefoni di Sarkozy e dei suoi legali, fatto che ha provocato una vibrata protesta dell’ordine degli avvocati transalpini. Sarebbe stata violata, secondo loro, la sacrosanta divisione dei poteri, l’inviolabilità del rapporto tra un legale e il suo cliente...


• È una storia che ha un qualche sapore italiano. È una storia che mi fa venire in mente i risolini scemi tra Sarkozy e la Merkel a proposito di Berlusconi.
La differenza è questa: mentre da noi la carriera del magistrato è unica (pubblico ministero, cioè l’accusa, e giudici giudicanti sono seduti sulla stessa barca), in Francia le carriere sono divise, o fai il pubblico ministero accusatore o fai il giudice giudicante e terzo. Con questa conseguenza fondamentale: il pubblico ministero dipende dall’esecutivo. Persino sull’opportunità dell’azione penale, che deve essere decisa in base alla generale politica anticrimine impostata dai politici.


• Strano. E questo non ne fa un paese antidemocratico?
Per niente. Anzi: persino quando il pubblico ministero dipende dai politici è permesso indagare sui potenti, come si vede in questo caso. Lei mi dirà: bella forza, adesso all’Eliseo c’è Hollande e Sarkozy è un suo avversario politico. Giusto, è esattamente quello che dicono all’Union pour un Mouvement Populaire, cioè l’Ump, cioè il partito di Sarkozy. È Hollande, dicono, che manovra tutto per impedire il ritorno in campo di un avversario pericolosissimo, che nel 2017 potrebbe succhiare voti all’estremista di destra Marine Le Pen e impedire al presidente in carica la rielezione. Anche se, a guardare i risultati del 25 maggio e l’esito dei sondaggi, Hollande, per la rielezione, deve temere soprattutto se stesso.
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