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Il Vaticanò ridà la luce agli occupanti abusivi • Le opere d’arte inquietanti alla Biennale di Venezia • Il complotto delle case farmaceutiche Usa
Il cardinale si cala nel pozzo e ridà la luce agli occupanti
Sabato sera, intorno alle 22, l’elemosiniere di papa Francesco, cardinale Konrad Krajewski, s’è infilato nel pozzo dell’ex sede dell’Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme, occupata abusivamente nel 2013 da 350 adulti e un centinaio di minori, e ha staccato i sigilli al contatore apposti qualche giorno prima dalla società elettrica per via di un arretrato di 300mila euro di bollette mai pagate. Gli occupanti: «Il cardinale è arrivato nel pomeriggio, ha portato regali a tutti i bambini e ha promesso che se entro le 20 non fosse stata ripristinata la corrente nello stabile l’avrebbe riallacciata lui stesso e così è stato. Padre Konrad si è calato nel pozzo, ha staccato i sigilli e ha riacceso la luce. E si è preso, a nome del Vaticano, la piena responsabilità dell’azione con Prefettura e Acea». Quella stessa notte di sabato, poi, gli uomini della società elettrica, scortati dalle forze dell’ordine, si sono ripresentati in Santa Croce in Gerusalemme per staccare nuovamente la luce ma si sono trovati davanti a una barriera umana che ha impedito loro l’accesso. La polizia ha preferito evitare lo scontro, e gli uomini dell’Acea hanno preferito lasciar perdere. Il ministro dell’Interno Salvini si è augurato che ora la Santa Sede paghi il conto di 300mila euro.
Le opere d’arte inquietanti alla Biennale di Venezia
Alla Biennale di Venezia soprattutto i segni incomprensibili di Chiara Fumai, che oggi avrebbe 41 anni se non si fosse impiccata due anni fa. Poi: nuvole di fumo o forse solo nebbie, muri con filo spinato, teschi di bisonte sistemati su armadi, alberi di Natale in carta e plastilina, mani alte quindici metri, mucchi di rifiuti plastici, conchiglie di lava retroilluminate che suonano quando le si tocca, foto del sequestro Moro, sandali di legno, ecc. (gli artisti sono, nell’ordine, Lara Favaretto, Teresa Margolles, Jimmie Durham, Liliana Moro, Lorenzo Quinn, Christina Holstad, Al-Ghamdi, Voluspa Jarda, Iranna).
Bonami su Repubblica: «Se potessi, intitolerei la Biennale 2019 “Fricassea nello Spazio”». Sgarbi a Un giorno da pecora: «La Biennale di Venezia è un tempio di soldi buttati dallo stato per degli imbecilli, una quantità infinita di stronzate, ci sono esposti dei parti di menti malate e ottenebrate, è una montagna di merda».
Il complotto delle case farmaceutiche Usa
Le procure generali di 44 Stati americani hanno portato in tribunale 20 case farmaceutiche accusandole di aver gonfiato i prezzi di centinaia di farmaci moltiplicandoli anche per mille. L’indagine portata avanti dal procuratore generale del Connecticut William Tong rivela «una delle più vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti». I prezzi maggiorati sono stati applicati a medicine che curano l’Aids, l’asma, il cancro, il diabete, la depressione. Continua Tong: «Abbiamo email, sms, telefonate registrate ed ex insider delle aziende con cui crediamo di poter provare la cospirazione pluriennale per stabilire i prezzi e dividere le quote di mercato». Nella causa sono citate 15 persone, accusate di aver supervisionato lo schema per fissare i prezzi giorno per giorno.
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