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La Torre di Pisa pende meno. Lo spread sale ancora, nuovo flop per i Btp. Il quindicenne sequestrato e torturato a Varese.
La Torre di Pisa pende meno La Torre di Pisa ha recuperato quattro centrimetri in vent’anni e ora pende meno. Merito del gruppo di sorvegliana formato da Savatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia che hanno monitorato la torre ogni tre mesi e sorvegliato le opere di consolidamento del terreno, dopo l’allarme, lanciato dal comitato di Michele Jamiolkowski, che tra il 1993 e il 2001 condusse lavori di consolidamento e restauro sul monumento di Piazza dei Miracoli. La Torre, uno dei monumenti più fotografati d’Italia, sfruttato anche per marchi e illustrazioni, costituisce il campanile del Duomo cittadino, iniziato a costruire nel 1173. La sua celebre inclinazione è dovuta a un cedimento del terreno che ne provocò l’inclinazione e l’interruzione dei lavori. L’edificazione fu ripresa ben cento anni dopo, nel 1275, e terminata nella seconda metà del XIV secolo. la sua fama è legata anche al famoso esperimento sulla caduta dei gravi di Galileo Galilei, che nel 1590, lanciando proprio dalla cima della torre delle sfere di diverso peso, dimostrò che l’accelerazione di gravità è costante a prescindere dal peso dell’oggetto in caduta.
Lo spread sale ancora, nuovo flop per i Btp Nella seconda giornata di collocamento del Btp Italia, il bond governativo destinato ai piccoli risparmiatori, le sottoscrizioni si sono fermate a 241,3 milioni di euro. Una cifra bassissima se si pensa che nel novembre 2017 si era arrivati a 1,1 miliardi. Giornata nera per Piazza Affari, la peggiore Borsa europea: l’indice Ftse Mib ha perso l’1,87%, ed è ai minimi da dicembre 2016. Lo spread ieri è balzato a 336 punti, per poi scendere e chiudere a 327, con un rendimento del decennale al 3,62%, ai massimi dal 2014. Un segnale sulla manovra, secondo il presidente dell’Eurogruppo Centeno per il quale «non si sono dissolte le preoccupazioni sulla strategia di bilancio dell’Italia». Male anche Wall Street: con i nuovi cali di ieri, sotto il peso dei titoli tecnologici, i listini hanno bruciato i guadagni da inizio anno, girando in territorio negativo. E ondata di vendite sul petrolio, precipitato a 61,71 dollari al barile, -7% [Carlini e Bellomo, Sole]. «Il problema - per l’Italia - non è la solvibilità nei prossimi anni, ma la liquidità nei prossimi mesi. Con un debito così vasto, tassi in aumento e un deficit crescente, lo Stato ha un bisogno continuo di raccogliere prestiti. Non può perdere l’accesso al mercato neppure per un giorno, perché il collasso di fiducia che ne deriverebbe rischia di precluderlo per anni. Certo, niente di tutto questo dovrebbe presentare un pericolo nella parte finale di quest’anno perché la liquidità raccolta (a costi accettabili) è già abbastanza. È tutto diverso però nei primi mesi del 2019, quando il Tesoro dovrà emettere molti più titoli e dovrà farlo lungo un percorso pieno di trappole: gli investitori esteri hanno già tagliato la loro esposizione di 66 miliardi di euro e intendono continuare a farlo; a gennaio parte una procedura europea con un piano di rientro sul deficit che l’attuale governo — fatto senza precedenti — potrebbe rifiutarsi di firmare; e a febbraio si vedrà che l’economia è rimasta paralizzata anche in inverno. È in quel momento che si concentra il massimo pericolo, perché se l’Italia nel 2019 perdesse l’accesso al mercato non potrebbe far altro che chiedere un prestito da centinaia di miliardi alle istituzioni europee. E questo non sarebbe senza condizioni» [Fubini, CdS].
Il quindicenne sequestrato e torturato a Varese A Varese uno studente di 15 anni è stato sequestrato nel garage di un casermone popolare da un africano capo-banda e da tre suoi seguaci, due italiani e un albanese, tutti e quattro quindicenni: sopra al garage in questione vive, con due rottweiler, la nonna di questo capetto africano minorenne torturatore, già bocciato due volte a scuola. I quattro torturano per tre ore la loro vittima. Volevano informazioni su un suo amico, che la banda stava cercando per un debito da 40 euro. Lo studente è stato prima legato a una sedia con dei fili elettrici, poi cosparso di acqua fredda e sapone, picchiato e colpito sui piedi con una spranga di metallo, minacciato con un bastone chiodato e un coltello puntato alla gola. Il ragazzo, derubato alla fine anche di soldi e cellulare, è finito in ospedale sotto choc, ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria infantile. La Procura dei minori di Milano ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e lesioni aggravate e inviato il fascicolo al Tribunale dei Minorenni. I quattro, su Facebook, minacciano ancora la loro vittima: se parli, ce la prendiamo con tuo fratello. «In mezzo al letame, c’è quel diamante che sfavilla. L’amico che non tradisce, a qualunque costo. La purezza di un sentimento assoluto che nel corso della vita verrà sottoposto a tanti compromessi, ma che qui ci appare ancora in tutta la sua indescrivibile meraviglia» [Gramellini, CdS].
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