Repubblica, 8/1/2009, 8 gennaio 2009
ASTA FLOP SUI BUND TEDESCHI
E´ già finita l´euforia che nei primi giorni dell´anno ha contagiato i mercati di tutto il mondo. Dagli Usa sono infatti giunte brutte notizie sia dall´economia che dal fronte aziendale, mentre in Germania per la prima volta da mesi, l´asta dei bund è andata quasi deserta.
La Bundesbank è infatti riuscita a collocare presso gli investitori solo due terzi dell´emissione. Il governo tedesco aveva pianificato di mettere all´asta circa 6 miliardi di obbligazioni (con scadenza gennaio 2019 a un tasso del 3,25%), ma alla fine la Bundesbank ha annunciato di aver collocato solamente 4,1 miliardi di bund decennali. La crescita della disoccupazione tedesca, salita dal 7,5% al 7,6% a dicembre superando i 3 milioni di unità, ha frenato gli investitori nel sottoscrivere i bund, il mercato scommette infatti che i rendimenti delle obbligazioni statali siano destinati a crescere nei prossimi mesi in parallelo con l´aumento dell´offerta dovuto alle necessità dei governi europei di rifinanziarsi. Sempre i dati sulla disoccupazione Usa e l´annuncio di nuovi licenziamenti da parte di una serie di colossi quotati, hanno affossato Wall Street (-2,68%). Secondo il sondaggio effettuato dalla società Adp, a dicembre negli Usa si è registrata una perdita di circa 693.000 posti di lavoro. In Gran Bretagna pesanti tagli all´occupazione sono stati annunciati da Barlcays e Marks&Spencer. Per quanto riguarda invece le attese dei bilanci 2008, il leader dei semiconduttori Intel ha visto le vendite dell´ultimo trimestre crollare del 23%, mentre il gigante dei media Time Warner, per colpa di 25 miliardi di dollari di nuove svalutazioni, ha lanciato un allarme profitti.
Le preoccupazioni per un rallentamento dell´economia americana, hanno inoltre pesato sul dollaro che è scivolato a quota 1,37 nei confronti dell´euro. Di contro l´aumento delle scorte Usa, ha fatto precipitare le quotazioni del petrolio a 45 dollari al barile. Questa carrellata di brutte notizie - cui si aggiunge quella della Germania dove i disoccupati hanno superato la soglia psicologica dei tre milioni - ha fatto perdere il 2,83% alla Borsa di Londra, l´1,77% a quella di Francoforte e l´1,48% a quella di Parigi, solo Milano è invece riuscita a chiudere con un calo frazionale. A Piazza Affari l´indice Mibtel ha ceduto lo 0,88% a 15.958 punti, mentre l´S&p/Mib è scivolato dello 0,59% a quota 20.606.